IL PAGAMENTO DEI BUONI PASTO DURANTE LE FERIE: RECENTI SVILUPPI GIURISPRUDENZIALI
Scritto il 19 Novembre 2024
Negli ultimi anni, il tema del pagamento dei buoni pasto durante le ferie ha suscitato grande interesse, sia tra i lavoratori che tra le aziende. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, n. 25840 del 27 settembre 2024, offre nuovi spunti di riflessione su questo argomento. L'ordinanza riguarda il personale navigante di una compagnia aerea e solleva questioni cruciali in merito alla retribuzione durante le ferie e al riconoscimento di indennità aggiuntive come i buoni pasto.
La retribuzione durante le ferie: la questione dei buoni pasto
Una delle questioni centrali affrontate dalla Corte di Cassazione riguarda il diritto del lavoratore a percepire una retribuzione piena durante le ferie. In particolare, si discute se il pagamento dei buoni pasto debba essere incluso nella retribuzione del periodo feriale. Nel caso in esame, il lavoratore sosteneva che durante le ferie non aveva ricevuto una retribuzione equiparabile a quella percepita durante i periodi di servizio attivo, in quanto non gli erano stati corrisposti i buoni pasto, né altre indennità compensative e perequative.
La Corte d'Appello di Napoli, così come il Tribunale di Benevento in primo grado, aveva accolto le pretese del lavoratore. L'azienda ricorrente, una società aerea, contestava tale decisione, sostenendo che le indennità e i buoni pasto erano legati alla presenza fisica del lavoratore in servizio e non potevano essere riconosciuti durante il periodo di ferie.
La giurisprudenza europea e il diritto alle ferie retribuite
Nel valutare la questione, la Corte di Cassazione ha richiamato i principi espressi dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Secondo la giurisprudenza europea, la nozione di "ferie annuali retribuite" implica che il lavoratore debba percepire una retribuzione durante le ferie che sia equivalente a quella ricevuta nei periodi di lavoro effettivo. Ciò include anche indennità e voci retributive che fanno parte del pacchetto salariale complessivo.
La Corte di Cassazione ha ricordato come le sentenze della CGUE abbiano sempre sostenuto che qualsiasi incentivo o disincentivo a rinunciare alle ferie è incompatibile con gli obiettivi del legislatore europeo. Le ferie rappresentano un diritto fondamentale per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, e qualsiasi riduzione della retribuzione durante tali periodi rischierebbe di scoraggiarne il godimento.
La decisione della Corte: conferma dell’inclusione dei buoni pasto
In linea con questi principi, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell'azienda, confermando la decisione della Corte d'Appello di Napoli. Secondo i giudici, le indennità perequative e compensative, così come i buoni pasto, devono essere inclusi nella retribuzione anche durante il periodo di ferie. Tali importi, infatti, non rappresentano meri compensi per la presenza fisica in servizio, ma fanno parte della retribuzione complessiva che il lavoratore deve continuare a ricevere durante le ferie, in modo da non subire una diminuzione del suo salario.
La Corte ha sottolineato che una retribuzione inferiore durante le ferie potrebbe scoraggiare i lavoratori dal godere di questo diritto, in aperto contrasto con i principi sanciti dalle direttive europee. Inoltre, la Corte ha ribadito che le sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione Europea hanno efficacia vincolante e devono essere seguite anche dai giudici nazionali.
Conclusioni
Le sentenze della Corte di Cassazione, sebbene rappresentino un punto di svolta per i dipendenti, non garantiscono una generalizzazione automatica delle decisioni a favore dei lavoratori in casi simili. La sentenza, infatti, si basa su una specifica interpretazione del diritto dell’Unione Europea applicato al caso concreto, ma ciò non significa che tutte le altre corti adotteranno la medesima linea interpretativa.
Pertanto, chi intende intraprendere un'azione legale nei confronti del proprio datore di lavoro per il mancato pagamento dei buoni pasto durante le ferie deve procedere con prudenza. È fondamentale considerare che ogni caso presenta particolarità che potrebbero influenzare l’esito del giudizio. Prima di intraprendere qualsiasi iniziativa legale, è fortemente consigliato consultare un esperto in materia giuslavoristica, il quale potrà valutare se sussistono le condizioni per avanzare tale richiesta e fornire un quadro realistico delle probabilità di successo.
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