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CCNL INDUSTRIA METALMECCANICA, STORICO ACCORDO SUL RINNOVO: RIMARRA’ IN VIGORE FINO AL 2024

Scritto il 09 Febbraio 2021

Il 5 febbraio 2021 è stato annunciato il rinnovo del CCNL dei metalmeccanici, definito come un accordo “di portata storica”. Scopriamo tutte le novità, dagli aumenti retributivi, alle nuove declaratorie.

Venerdì 5 febbraio, dopo 4 giorni di plenaria no-stop e 15 mesi di serrate trattative, sciopero compreso, il CCNL dei metalmeccanici è stato finalmente rinnovato. Ora si attende il referendum vincolante a cui parteciperanno tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore, che saranno chiamati ad approvare definitivamente l’accordo siglato.

 

QUALI SONO LE PRINCIPALI NOVITA’ DEL NUOVO CCNL?

Le più eclatanti sono sicuramente due: la modifica del sistema di mansioni e declaratorie e gli aumenti retributivi fino a 112,00 euro per alcuni livelli.

 

- MODIFICA DEL SISTEMA DELLE DECLARATORIE/MANSIONI.

Il previgente sistema di declaratorie, ormai troppo datato e non più corrispondente alla realtà professionale (non veniva aggiornato dal lontano 1973) viene completamente ridefinito. In particolare il totale dei livelli d’inquadramento passano da 10 a 9; il precedente “livello di troppo”, che è stato dunque scartato, è l’ormai ex Livello Uno.

Di conseguenza, tutti quelli che fino ad oggi erano inquadrati al livello uno, passano automaticamente ai trattamenti retributivi spettanti per il secondo livello.

Inoltre, cambiano anche i criteri coi quali si decide l’inquadramento retributivo di ogni lavoratore. Col nuovo sistema, si farà riferimento a quattro campi di responsabilità di ruolo e a 6 criteri di professionalità: autonomia-responsabilità gerarchico funzionale, competenza tecnico-specifica, competenze trasversali, polivalenza, polifunzionalità, miglioramento continuo ed innovazione correlati ai nuovi sistemi integrati di gestione. Dunque un nuovo sistema di declaratorie il cui obiettivo è mantenere il settore al passo coi tempi e verso la transizione all’Industria 4.0., basta fordismo insomma…

 

- AUMENTI RETRIBUTIVI

Oltre agli aumenti per chi prima era al Livello Uno, e ora si trova automaticamente inquadrato al livello Due, come esposto poco sopra, sono previsti aumenti retributivi anche per il Terzo e Quinto. In particolare, l’aumento sarà pari a:

  • 100,00 euro lordi per il terzo livello;
  • 112,00 euro lordi per il quinto livello

tali aumenti saranno distribuiti in 4 tranche, e la suddivisione sarà la seguente:

  • a giugno 2021 per 25,00 euro;
  • a giugno 2022 per 25,00 euro;
  • a giugno 2023 per 27,00 euro;
  • a giugno 2024 per 35,00 euro.

Per quanto riguarda invece l’annualità 2020, nel quale è rimasto vigente il precedente CCNL in regime di ultrattività (dovuta alla carenza contrattuale del precedente contratto scaduto nel 2019) si è provveduto con l’incremento di 12,00 euro (in base all’IPCA, l’indicatore dei prezzi al consumo a livello europeo, a cui fanno riferimento gli aumenti contrattuali) sui minimi percepiti dalla mensilità di giugno 2020.

 

MA LE NOVITA' NON FINISCONO QUA

E infatti:

  • viene confermato per tutti gli anni di vigenza del nuovo contratto (oltre che, retroattivamente, per il 2020) l’importo di flexible benefit pari a 200,00 euro, con cui i datori di lavoro possono erogare beni o servizi ai propri lavoratori, beneficiando di esenzione fiscale totale.
  • viene innalzato il contributo aziendale di previdenza complementare per il Fondo Cometa, dal 2% al 2,2% sui minimi contrattuali, a partire dal 2022, nei confronti di tutti i nuovi iscritti under 35.
  • È confermato l’impegno del settore nei confronti del ruolo strategico della formazione.

A tal fine è stato deciso un contributo simbolico una-tantum di 1,50 Euro, cui sono tenute a pagare tutte le aziende del settore in modo da poter finanziare percorsi formativi, quali pillole formative on line, (accessibili dai lavoratori da remoto, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo) o block chain per registrare la formazione; l’obiettivo primario sarà puntare a diffondere e rafforzare l’alfabetizzazione digitale.

  • Infine, l’accordo ri-propone la volontà di garantire il grande impegno per incrementare la cultura della sicurezza, promuovendo eventi quali break formativi per condividere esperienze virtuose e analizzare le cause dei rischi alla radice (root cause analysis) per la prevenzione degli infortuni.

Un accordo senza ombra di dubbio di grande importanza, non solo per i suoi elementi rivoluzionari portanti; infatti, il settore metalmeccanico (ed il suo CCNL) è da tempo considerato Leader nel campo industriale. Ebbene, siccome tra i prossimi CCNL in scadenza vi è quello della Piccola e Media Industria metalmeccanica…chissà che le piccole grandi rivoluzioni del CCNL industria  metalmeccanica non ispirino anche il nuovo CCNL delle PMI.

Solo il tempo lo dirà, ai posteri l’ardua (neanche tanto) sentenza.

 

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