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ADDIO AL GREEN PASS, O QUASI…

Scritto il 30 Marzo 2022

Da venerdì 1° aprile il green pass non sarà più necessario per andare dal parrucchiere, in banca, negli uffici pubblici. Stop al certificato verde anche sui mezzi, nei ristoranti all’aperto, nei musei, in centri termali e culturali. Resta invece il green pass base per accedere sul posto di lavoro, tutto questo fino al 30 aprile: dal 1° maggio l’addio al Qr code che attesta il vaccino, la guarigione o il tampone negativo anti-Covid sarà definitivo per tutti, anche sui luoghi di lavoro. È il risultato della fine dello stato di emergenza, che scatta il l 31 marzo, e delle misure adottate dal Governo con il decreto legge 24/2022, in vigore da venerdì scorso.

 

L'ADDIO AL GREEN PASS

L’uscita di scena del green pass sarà graduale. Fino al 30 aprile resta ancora obbligatorio il super green pass, quello rafforzato (ottenuto cioè con il ciclo vaccinale completo o con la guarigione) per una serie di attività al chiuso, dalle piscine ai convegni, dalle feste alle discoteche. Basterà invece il green pass base (ottenuto anche con un tampone negativo nelle ultime 72 ore se molecolare o 48 ore se antigenico) per accedere a mense, ristoranti al chiuso, concorsi pubblici, eventi sportivi all’aperto, aerei, navi, traghetti e treni. Servirà ancora fino al 31 dicembre il green pass “super-rafforzato” - ottenuto con dose di richiamo obbligatoria o con tampone in aggiunta al green pass rafforzato - per l’accesso dei visitatori nelle Rsa e nei reparti di degenza degli ospedali.

 

OBBLIGHI VACCINALI RIDOTTI

Il decreto 24/2022 segna anche una graduale uscita dagli obblighi vaccinali previsti per alcune categorie di lavoratori e per i cittadini ultracinquantenni. L’obbligo del vaccino anti-Covid resta fino al 31 dicembre 2022 per il personale sanitario e delle Rsa, e fino al 15 giugno per il personale docente ed educativo delle scuole, come requisito essenziale per lavorare. Per chi ha più di 50 anni, resta l’obbligo del vaccino fino al 15 giugno, ma con un allentamento. I lavoratori in questa fascia di età del settore pubblico e del privato possono presentarsi al lavoro, dal 25 marzo (data di entrata in vigore del Dl 24/2022), con il green pass base, cioè anche solo facendo un tampone ogni 48 ore. 

Si torna indietro, quindi, rispetto alla stretta stabilita a gennaio con il Dl 1/2022, che aveva introdotto l’obbligo del vaccino per gli over 50 e quindi del green pass rafforzato per lavorare.

Resta comunque in vigore la sospensione dal lavoro senza retribuzione per tutti i lavoratori senza il green pass, che nelle aziende private potranno essere sostituiti fino al 30 aprile. Chi accede alla propria sede di lavoro senza la certificazione verde, rischia sempre la sanzione da 600 a 1.500 euro, sempre fino al 30 aprile (oltre a eventuali sanzioni disciplinari decise dal datore di lavoro).

 

QUARANTENE E MASCHERINE

Dal 1° aprile andrà in quarantena solo chi è contagiato dal Covid. I contatti stretti di un positivo, che fino a oggi potevano applicare l’autosorveglianza solo se protetti dal booster o guariti/ vaccinati da meno di 120 giorni, ora applicheranno tutti l’autosorveglianza per 10 giorni, con la necessità di indossare la mascherina Ffp2 al chiuso e di fare il tampone dopo 5 giorni (o prima se compaiono i sintomi).

La mascherina resta obbligatoria al chiuso fino al 30 aprile, escluse le abitazioni private, quando non sia possibile mantenere il distanziamento. Al lavoro basterà la mascherina chirurgica. Mentre la Ffp2 resta obbligatoria sui mezzi di trasporto, funivie chiuse, cinema, teatri e competizioni sportive.

 

SMART WORKING

Lo smart working potrà essere applicato fino al 30 giugno senza stipulare gli accordi individuali con i lavoratori.

 

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