• 030 728 3030
  •  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SI ALLARGANO I CONFINI CHE IMPONGONO L’OBBLIGO DEL GREEN PASS: COSA SIGNIFICA PER IL MONDO DEL LAVORO

Scritto il 15 Settembre 2021

Il Consiglio dei Ministri del 9 settembre 2021 ha, come previsto, allargato i confini dell’obbligatorietà del Green Pass, con non poche conseguenze sul mondo del lavoro. Scopriamo in questo articolo quali sono le nuove fasce di lavoratori coinvolti e cosa potrà accadere nelle prossime settimane.

 

La linea del Governo era già stata tracciata.

Parlare di obbligo vaccinale forse è ancora troppo, ma per quanto riguarda l’obbligatorietà del  possesso del green pass le intenzioni dell’Esecutivo a guida Mario Draghi sono chiare: il green pass si estenderà, gradualmente, sempre di più, e potrà arrivare ad esser obbligatorio anche per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato (presumibilmente tra la fine 2021 e l’inizio del 2022). 

 

Dove era già obbligatorio il green pass?

La certificazione verde ha fatto il suo debutto nel mese di giugno 2021, per poi essere gradualmente estesa durante l’estate; e infatti, ad oggi è già obbligatorio mostrare il QR-Code per accedere a numerose attività di stampo sociale.

Serve infatti per poter accedere a eventi sportivi, fiere, congressi, musei, parchi tematici e di divertimento, centri termali, sale bingo e casinò, teatri, cinema, concerti, concorsi pubblici, per sedersi ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti.

Non solo: viene richiesto anche per accedere a piscine, palestre, sport di squadra e centri benessere, ed anche per il trasporto pubblico di lunga percorrenza (treni ad alta velocità, aerei, navi), insomma… l’elenco è lungo.

 

E ora? Cosa cambia?

Solo a partire dal 1 settembre 2021 il green pass è stato esteso anche a tutto il personale docente delle scuole e università.

Ma le cose sono destinate a cambiare rapidamente. Infatti, con Decreto approvato dal Governo il 9 settembre, il pass sarà richiesto a chi lavora nelle scuole (dalle mense alle pulizie comprese le ditte esterne ), ma anche ai genitori che accompagnano i figli dentro gli istituti, compresi i più piccoli che frequentano gli asili o a chi deve entrare per un colloquio con un prof. Stessi obblighi per «chiunque accede», così afferma il Decreto, anche in università, accademie e conservatori oltre che negli ITS, gli Istituti tecnici superiori dove sarà chiesto il pass anche agli studenti (come già avviene per gli universitari).

Viene inoltre allargata la portata dell’obbligo vaccinale (cosa ben diversa del mero green pass che, lo ricordiamo, si può ottenere temporaneamente anche con un tampone negativo); la profilassi sarà infatti richiesta a partire dal 10 ottobre 2021, oltre che per il personale sanitario (è così già da inizio anno), anche per tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa nelle Residenze sanitarie per gli anziani (dunque, a titolo d’esempio, anche impiegati amministrativi delle RSA!).

È dunque chiarissimo dove stiamo andando a parare: il green pass sarà uno strumento sempre più indispensabile non solo per partecipare e/o accedere ad attività di svago/sociali, ma anche per lavorare.

E le conseguenze per chi ne sarà sprovvisto sono aspre, perché, c’è poco da scherzare, si rischia il posto di lavoro.

Infatti, per i lavoratori che hanno l’obbligo del green pass, come già chiarito da alcune prime Sentenze e Ordinanze dei Tribunali italiani, sarà legittima la sospensione non retribuita per “inidoneità temporanea” a svolgere la mansione; e, perseverando, tale inidoneità potrà anche diventare permanente (sul punto, effettivamente, mancano canoni oggettivi di valutazione), portando ad un inevitabile licenziamento per Giustificato Motivo Oggettivo.

Non resta che aspettare (ma neanche per troppo tempo, a giudicare dalla volontà politica già palesata dal Premier Draghi), quali saranno i prossimi lavoratori coinvolti.

Condividi con:

  • Via del Sebino 12/B, 25126 Brescia (BS)

  •  Via F. Algarotti 4, 20124 Milano (MI)

  •  Via Repubblica 114, 25068 Sarezzo (BS)

  • 030 7283030 (Brescia) -  02 97190054 (Milano)

  • 030 3392236

  • 347 1818399

  • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.