SICUREZZA SUL LAVORO: VERSO L’INASPRIMENTO DELLE SANZIONI (ANCHE DEL LAVORO IN NERO!)
Scritto il 08 Ottobre 2021
Il sistema sanzionatorio in caso di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro sta per essere modificato, parola di Mario Draghi.
Negli ultimi mesi abbiamo troppo spesso ascoltato brutte notizie ai telegiornali: incidenti e morti sul lavoro sempre più frequenti. È inaccettabile.
E lo sa bene il premier Mario Draghi che, d’intesa col Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, ha annunciato in una conferenza stampa del 29 settembre 2021 l’imminente riforma del sistema sanzionatorio disegnato dal Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs 81/2008).
L’obiettivo? “Pene più severe e immediate e collaborazione all'interno dell'azienda per individuare precocemente le debolezze in tema di sicurezza lavoro"
Ma, in concreto, quali potrebbero essere le novità in arrivo?
Tra le novità più probabili e degne di nota vi è senz’altro il fatto che la sospensione dell’attività d’impresa scatterà più facilmente. In caso di gravi violazioni in materia di sicurezza, l’interruzione sarà operativa già al primo rilievo.
Inoltre si ridurrà la soglia attuale del 20% di lavoratori in nero, che determina la sospensione temporanea dell’attività aziendale in caso d’ispezione in caso di ispezione (è molto probabile che la nuova soglia venga fissata al 10%).
Grande attenzione anche al contrasto dello sfruttamento di manodopera di persone in difficolta, ridotte in stato di soggezione: le sanzioni penali dovrebbero quasi certamente essere aggravate, ancor di più se tali sfruttamenti sono accompagnati da una precaria prevenzione e tutala di tali lavoratori.
Ma, per poter rendere efficace questo inasprimento del sistema sanzionatorio, è necessario aumentare i controlli e la vigilanza. Per questo, col medesimo Decreto che introdurrà tutta questa serie di novità, si dovrebbe altresì prevedere un rafforzamento dell’INL (si parla di allargare le competenze ispettive e di assumere nuovi ispettori e personale amministrativo di supporto).
“SUPER” BANCA DATI IN ARRIVO?
Sarebbe la grande novità in arrivo, proprio nell’ottica di rafforzare un sistema di controllo strutturato e permanente.
"La banca dati centrale permetterà di razionalizzare le informazioni raccolte da Inail, Asl e Ispettorato nazionale e arrivare così a una sorta di patente a punti delle ditte, una proposta che è stata avanzata dai sindacati".
Ci si è dunque resi conto che rendere interoperabili tutte le banche dati dei principali istituti che si occupano di salute e sicurezza (INAIL, INL e ASL in prima linea) renderebbe l’intero sistema di monitoraggio e controllo decisamente più efficienti. Della serie: l’unione fa la forza.
QUANDO ARRIVERA’ IL DECRETO’
Al momento non esiste una data certa, anche se l’indirizzo politico tracciato si impernia nella massima celerità; l’obiettivo è infatti varare la riforma entro la fine del 2021, per lanciare un forte segnale politico: nessuna morte, nessun infortunio causato da negligenza o mancanze in prevenzione e sicurezza può esser tollerato. Non più.
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