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ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE PER FIGLI FINO A 21 ANNI: COSA SAPPIAMO FINO AD ORA

Scritto il 08 Aprile 2021

Il 30 marzo 2021 Palazzo Madama ha dato il via libera (quasi unanime) al nuovo assegno unico che sostituirà in modo completo gli Assegni Nucleo Familiare (ANF) e tutto il sistema di detrazioni per figli a carico. Ora il Governo dovrà attuare la delega parlamentare entro 90 giorni.

“Un importante intervento economico a sostegno della crescita di tutti i figli”: è con queste parole che Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità del Governo Draghi, ha commentato il nuovo sistema di sostegno familiare dovrebbe entrare definitivamente in vigore dal 1 luglio 2021.

Il primo passo fondamentale è stato fatto, ora però il Governo dovrà dare attuazione alla Legge Delega che è stata approvata dal Senato il 30 marzo 2021; in particolare sono molti i dettagli che devono essere definiti, a partire dalle modalità di quantificazione dell’importo effettivamente spettante (che dovrebbe avere un massimo di 250 Euro per ogni figlio a carico).

Quel che è certo, è che si tratterà di un vero e proprio intervento rivoluzionario, in quanto il nuovo assegno universale manderà definitivamente in pensione il bonus bebè, il sistema delle detrazioni fiscali per figli a carico e tutti gli altri frammentati bonus attualmente in vigore per il sostegno alla genitorialità.

 

COSA SAPPIAMO IN MANIERA CERTA? A QUANTO AMMONTERA’ L’ASSEGNO?

Il nuovo assegno unico universale sarà uno strumento omnicomprensivo per il sostegno di famiglie con figli, e spetterà sin dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento del 21esimo anno dalla nascita del figlio.

Come anticipato, l’importo massimo dell’assegno sarà di 250 Euro per ogni figlio (l’importo minimo, in caso di ISEE molto elevato, dovrebbe essere di circa 80 Euro per figlio), ed il preciso importo verrà definito secondo specifici criteri da adottare dal Governo, che dovrà tener conto sia dell’importo dell’ISEE del nucleo familiare, sia dell’età del figlio (dunque l’assegno avrà un valore variabile nel corso degli anni).

Attenzione però, perché, in ogni caso l’importo dell’assegno sarà maggiorato a partire dal secondo figlio a carico in poi (almeno del 20%, stando ai paletti tracciati dalla Legge Delega).

E non è tutto: l’importo dell’assegno dovrà essere maggiorato in misura variabile, tra il 30% e il 50% rispetto al normale, anche nel caso in cui almeno uno dei figli a carico sia portatore di disabilità; il Governo dovrà inoltre prevedere i criteri che permetteranno di individuare casi in cui determinate tipologie di disabilità elimineranno il limite dei 21 anni, dando il diritto alla maturazione dell’assegno per figli disabili a carico anche oltre il 21esimo anno di età.

 

CHI NE AVRA’ DIRITTO?

Il nuovo assegno universale spetterà non solo ai lavoratori dipendenti (che dunque potranno vederlo in busta paga, anticipato dal datore di lavoro, a partire dal cedolino di luglio 2021), ma anche agli autonomi e titolari di Partita IVA (che dunque se lo vedranno accreditato sul conto direttamente dall’INPS). I genitori beneficiari dovranno essere cittadini italiani, cittadini europei o extra-comunitari titolari di regolare permesso di soggiorno e con residenza nel territorio dello Stato italiano.

 

QUALI SONO LE GROSSE NOVITA’ RISPETTO AL SISTEMA PRECEDENTE?

La Legge Delega, infine, si fa portatrice di una grande novità, volta a responsabilizzare e a dar maggior autonomia ai nostri giovani; infatti, una volta superata la maggiore età, se il figlio dovesse esser iscritto all’Università, oppure a corsi di formazione professionale, tirocini formativi o di inserimento al mondo del lavoro, l’assegno potrà esser corrisposto direttamente sul conto corrente del giovane, che deciderà dunque il loro migliore utilizzo fino al 21esimo anno di età.

Insomma, vi sarà un grande cambiamento, che andrà inevitabilmente ad impattare su tutte le famiglie. Il “come”, in modo dettagliato e preciso, non ci è ancora dato sapere: non ci resta che aspettare i Decreti attuativi da parte del governo.

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