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SE NON ORA QUANDO? PARAMETRI PER IL CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE…

Scritto il 10 Ottobre 2022

È stato pubblicato in G.U. n. 152/2022, il Decreto del Ministero delle pari opportunità 29 aprile 2022, che attua l’articolo 1, comma 147, L. 234/2021, relativo alla delega per stabilire i parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere.

Con tale decreto si forniscono i parametri minimi, rinvenibili nella prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, per il conseguimento della certificazione della parità di genere. La certificazione, che quindi può oggi compiutamente essere richiesta, assume un ruolo centrale nel perseguimento dell’obiettivo, previsto dal PNRR, di ridurre le differenze di genere incentivando le aziende ad adottare specifiche policy in tal senso.

I temi attenzionati sono:

  • la retribuzione corrisposta;
  • le opportunità di progressione di carriera;
  • la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche con riguardo ai lavoratori occupati di sesso femminile in stato di gravidanza.

La verifica della veridicità delle informazioni rilasciate annualmente dai datori di lavoro con almeno 50 dipendenti, mediante il rapporto biennale sulla situazione maschile e femminile, sarà esercitato dalle Rsa e dalla Consigliera delle pari opportunità. Essi potranno, qualora rilevino anomalie o criticità, segnalarlo all’organismo di valutazione che ha rilasciato la certificazione, imponendo all’impresa la rimozione delle stesse nell’arco di 120 giorni.

Come anticipato, il decreto individua i parametri minimi per il conseguimento della certificazione sulla base delle Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere, che prevede l’adozione di specifici indicatori chiave di prestazione (c.d. KPI).

Gli indicatori che qualificano un ambiente di lavoro inclusivo delle diversità sono: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere e tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. La certificazione viene rilasciata dagli organismi deputati alla valutazione della conformità, accreditati ai sensi del Regolamento (CE) 765/2008, e deve rispettare i parametri di cui alla norma UNI CEI ISO/IEC 17021-1 specificamente per la UNI/PdR 125:2022.

 

LE IMPRESE CERTIFICATE COSA POTRANNO OTTENERE?

Potranno ottenere migliori punteggi nelle graduatorie per l'accesso a finanziamenti pubblici e nelle gare pubbliche d'appalto nonché sgravi contributivi Inps nella misura dell'1% fino a un massimo di 50.000 euro annui per impresa (per quest’ultimo aspetto bisognerà attendere, as usual, le circolari applicative Inps).

 

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