GEOLOCALIZZAZIONE AZIENDALE: UN TEMA DELICATO PER OGNI VEICOLO

Scritto il 24 Giugno 2025

Con la Newsletter n. 533 del 21 marzo 2025, il Garante Privacy ha ribadito un principio cruciale: non conta se si tratti di autocarri, furgoni o auto aziendali – ogni forma di geolocalizzazione associata a un lavoratore è un trattamento di dati personali che richiede garanzie stringenti.

Il cuore del Provvedimento n. 7/2025

Il Garante ha sanzionato un’azienda per aver installato un sistema GPS su autoveicoli aziendali (circa 50 conducenti), configurato per:

tracciamento continuo di posizione, velocità, chilometraggio, stato del veicolo anche durante le pause;
informazioni sufficienti a identificare direttamente il lavoratore tramite la targa

Questa modalità è risultata illegittima sotto più profili:

Informativa carente: priva di dettagli sul funzionamento del sistema e sull’identificabilità del conducente;
Dati eccedenti le autorizzazioni ITL: mancata pseudonimizzazione e raccolta di dati non necessari ai fini dichiarati
Conservazione eccessiva: dati mantenuti oltre 5 mesi, oltre i limiti GDPR

Sanzioni e prescrizioni

Multa da €50.000
Obbligo di:
- nuova informativa dettagliata;
- adeguamento del sistema: disattivazione GPS fuori orario, pseudonimizzazione, conservazione limitata

Best Practice (checklist estesa)

Area critica	Azione operativa
Ambito temporale	Attiva solo su orario lavorativo o eventi specifici
Informativa	Chiara e completa: tecnologia, dati raccolti, relazione con il lavoratore
Autorizzazione ITL	Necessaria per tutti i veicoli non indispensabili alla prestazione
Tecnologia	Disattivazione automatica, oscuramento fuori orario, segnalazioni chiare
Pseudonimizzazione	Codici anziché targhe o nomi
Minimizzazione Dati	Evitare velocità, chilometraggio, stato del mezzo se non indispensabili
Conservazione	Massimo 5 mesi (o tempi rigorosamente funzionali)
Accessi	Solo personale autorizzato, con registro e controlli periodici